La Settimana Santa offre in Puglia e nel Salento un importante calendario di appuntamenti dedicati ad antichi riti religiosi particolarmente emotivi e sbalorditivi; si percepisce un’atmosfera ricca di spiritualità con i tormentosi passi degli incappucciati dai volti misteriosi e struggenti silenzi intervallati da canti funebri.
Molte sono le città e i piccoli borghi dove nel periodo pasquale le Confraternite e altre Associazioni organizzano suggestive rappresentazioni, processioni e rievocazioni storiche, nelle quali si fondono tradizioni, riti e una profonda fede.
Ogni paese segue la sua tradizionale liturgia, in alcune località questi particolari eventi durano per l'intero periodo: cominciano dalla Domenica delle Palme e terminano a Pasquetta.
Otto giorni intrisi di sentimenti che vanno dalla commozione all'emozione e dal dolore dovuto alla morte del Cristo alla gioia per la sua Resurrezione.
Punto di partenza del nostro viaggio e percorso emozionale è Gallipoli con le sue tradizioni legate alla Settimana Santa, oltre dieci giorni di appuntamenti a sfondo religioso che hanno inizio con la Processione della Madonna Addolorata il venedì che precede la Domenica delle Palme, la processione ha inizio poco prima di mezzogiorno e termina a tarda sera.
Il Giovedì Santo è dedicato ai Santi Sepolcri, questi vengono allestiti in tutte le chiese che, per l'occasione, restano aperte tutta la notte; ai tanti fedeli e turisti, per le strade del centro antico, si affiancano i Confratelli e penitenti delle varie congreche che indossando il loro abito con le mozzette e i cappucci si fermano in adorazione del Santissimo Sacramento in ogni chiesa della città.
Il Venerdì Santo è il giorno più importante della Settimana Santa, rievoca la morte e la pasione di Cristo. Dalle Confraternite dopo il tramonto ha inizio la Processione de “l'Urnia”, la processione si snoda per le stradine del centro antico, qualcuno, per penitenza, segue la processione scalzo o si percuote. Ma ciò che rende particolare questa liturgia è il passaggio di tutto il corteo all’interno della Cattedrale per rendere omaggio all'altare maggiore come se fosse posto in una strada.
La processione prosegue il suo cammino fino alle due del mattino quando le statue portate in processione vengono benedette e riportate nelle rispettive chiese, ma non è finita: la liturgia prosegue all'alba con la “Processione dei Misteri” che inizia dalla chiesa della Madonna della Purità con le statue del Cristo morto e della Madonna Desolata, la processione dura fino a mezzogiorno.
La Domenica di Pasqua è un giorno di gioia dedicato allo stare insieme in famiglia mentre il Lunedì dell'Angelo ovvero la Pasquetta è un giorno dedicato alla tradizionale scampagnata fuoriporta.
Queste sono tutte tradizioni che ci riportano al passato e che suscitano a chi le vive una profonda commozione.
A poca distanza molto particolare è la processione organizzata a Matino nell'antico e caratteristico borgo con la rievocazione delle stazioni della Via Crucis.
A Casarano i riti sono animati da un grande fervore tutto ha inizio il Giovedì Santo con l'allestimento e la visita dei fedeli ai Santi Sepolcri e il Venerdì Santo con la lunga processione che attraversa l'intera città per diversi chilometri dove i confratelli incappucciati sfilano nell’assoluto silenzio precedendo le straordinarie statue del Cristo Morto e della Madonna Addolorata accompagnati da un inno funebre.
Ad Otranto i riti religiosi si intrecciano con i riti pagani, particolari sono le “cene”. Tutto ha inizio alcune settimane prima, in alcune famiglie si usa seminare in piccoli vasi dei semi di cereali, questi vanno tenuti al buio e dopo pochi giorni cominciano a crescere dei germogli di un colore verde chiaro che vengono addobbati con fiori e nastri e portati nelle chiese per allestire i Sepolcri.
Questa usanza è particolarmente sentita in tutto il Salento, richiama l'Ultima cena e rappresenta il ciclo vegetale della primavera degli antichi greci. Il Giovedì Santo dopo la messa ai fedeli viene distribuito il pane benedetto e il Venerdì Santo come in ogni altro centro si svolge la processione.
Ricchi di fascino sono i Riti della Settimana Santa nella Grecìa Salentina con i Canti di Passione (Passiùna) litanie continue come pianti che raccontano in 66 strofe la passione di Cristo. Sono vere e proprie rappresentazioni che vengono cantate per le strade o nei crocevia in modo che tutti gli abitanti del paese le possano ascoltare Questi particolari canti in griko accompagnano anche la processione della Domenica delle Palme.
Molto belli sono i riti della Settimana Santa a Taranto, Francavilla Fontana, Molfetta, Bitonto.
Nella tradizione pasquale pugliese non possono assolutamente mancare i piatti tipici. Molto particolari sono le “cuddure” che simboleggiano l’amore e la rinascita. Sono buonissimi biscotti di pasta frolla a forma di cestino con all’interno un uovo sodo. La tradizione vuole che si preparano la settimana delle Palme per poi essere regalati ai bambini il giorno di Pasqua
Altro rito legato al giorno di Pasqua, molto sentito nel Salento, è quello di bruciare la Quaremma, un pupazzo che rappresenta una vecchia con in mano un arancio nella quale sono infilzate sette penne. Per tradizione alla Quaremma ogni settimana che copre il periodo quaresimale viene tolta una penna dall'arancio e l’ultima viene sfilata il giorno di Pasqua giorno in cui la Quaremma viene bruciata.
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