Domenica 16 febbraio 2020 siete invitati a Cavallino a conoscere Beatrice e Francesco: gli innamorati del Salento, per l'occasione saremo anche accompagnati da Giuseppe Pascali autore del libro il "Sigillo del marchese", i cui protagonisti sono Francesco Castromediano e l'amata moglie Beatrice Acquaviva d'Aragona
A narrare i fatti del nostro percorso, in via eccezionale ci sarà anche l'autore Giuseppe Pascali scrittore e giornalista appassionato della propria terra.
L'itinerario interesserà i monumenti descritti nel racconto: Palazzo Castromediano che con le sue sale affrescate rappresenta una delle più belle residenze di terra d'Otranto; la piazza con il pozzo di San Domenico fatto realizzare per devozione da Beatrice Acquaviva moglie di Francesco Castromediano; la chiesa matrice dedicata all'Assunta; il convento, la chiesa di San Domenico di Guzman, la cripta recentemente ristrutturata e infine il cenotafio con le statue dei due innamorati.
Al percorso sarà dato un taglio diverso dalla solita visita guidata, sarà un percorso emozionale incentrato prevalentemente sui sentimenti -dolore, rabbia, odio, pietà, tradimenti e il vero amore- che l'autore Giuseppe Pascali, attraverso la descrizione dei suoi personaggi, dei fatti e dei luoghi, è riuscito a trasmettere nel suo libro.
Titolo Francesco e Beatrice: gli innamorati del Salento
Data 16 febbraio 2020
Ore 9,30
Luogo d'incontro: Largo Castello
Organizzazione: Salento guide turistiche by Japigia
Partecipazione GRATUITA
Prenotazione obbligatoria per una migliore organizzazione.
Informazioni e prenotazioni 3683413297 (Beatrice)
La morte della ventottenne Beatrice Acquaviva d'Aragona - sposa di Francesco Castromediano e amatissima marchesa di Caballino - si abbatte sul feudo come una tragedia inaccettabile. Ma mentre la piccola corte salentina cade nella disperazione, c'è chi di quel lutto inatteso gioisce; don Pietro Altomonte, arrogante signorotto leccese, incarica i suoi "bravi" di recuperare i documenti che attestano i diritti dei Castromediano sui possedimenti caballinesi, per impadronirsene. Il crudele Ferrando e Lupo, l'uomo dal fiuto infallibile e dal tormentato passato, corrompono, intimidiscono e giungono ad uccidere per scoprire il nascondiglio di quelle carte, ma senza esito, tanto più che il segreto di don Francesco è ben altro... Nell'arco di ventisei anni, da quei primi eventi fino alla morte di Francesco Castromediano, tra storia e leggenda il racconto scorre nelle vie del borgo di Caballino e nelle campagne circostanti, tra le mura del convento voluto dalla marchesa devota a san Domenico di Guzman e nella coscienza turbata del priore padre Bonaventura, inquieto depositario di segreti propri e altrui. Nel frattempo arriva il flagello della peste a ricordare agli uomini la loro fragilità, ma anche a pareggiare i conti. E la memoria di un amore straordinario troverà i suoi testimoni.
Giuseppe Pascali è nato a Lecce nel 1970 ed è laureato in Materie Letterarie all'Università degli Studi di Lecce (oggi Università del Salento).
Giornalista, scrive per "La Gazzetta del Mezzogiorno" occupandosi di Cultura e Spettacoli ed è direttore responsabile del quotidiano online "Salentoinlinea.it".
Ha realizzato numerosi servizi su lirica, musica sinfonica e bande musicali del Mezzogiorno d'Italia.
Ha intervistato personaggi dello spettacolo tra cui Giancarlo Giannini, Katia Ricciarelli, Al Bano, Monica Guerritore, Margherita Buy, Sebastiano Somma, Ennio Fantastichini e scrittori come Roberto Pazzi e Valerio Massimo Manfredi.
Ha seguito seminari di approfondimento giornalistico con Duilio Giammaria, Antonio Caprarica e Salvo Sottile (Rai 1), e Piero Dorfles (Rai 3).
Ha pubblicato i saggi "La banda di Lecce. Dal concerto cittadino alla Schipa-D'Ascoli" (2006), "Bande di Puglia. Il teatro sotto le stelle" (2008), "Gli Spiziotti. Storia della banda dell'Ospizio Garibaldi di Lecce" (2009).
Ha pubblicato i romanzi storici "Il maestro della banda" (2011), "Il sigillo del Marchese" (2013), con il quale si è classificato secondo nel concorso letterario "Protagonisti" 2014 e "La maledizione di Toledo" (2016).
È insignito del titolo "L'eccellenza del territorio" dell'Ordo Equestris Templi Arcadia, del premio "Il Sallentino" per la Letteratura e del Premio "Thot", quest'ultimo riconosciutogli per il personale impegno profuso nel concorso "Lo scrivo io" organizzato da "La Gazzetta del Mezzogiorno" e riservato agli studenti di scuole di ogni ordine e grado.
Nel 2017 si è classificato tra i finalisti del concorso di Creatività Letteraria.